venerdì 20 novembre 2015


"DOGVILLE"

di Lars Von Trier






Al di là della eccellente interpretazione degli attori, questo è sicuramente uno di quei film che a mio avviso è da vedere assolutamente. Qualcuno lo potrà ritenere pesante, altri lo descriveranno come surreale...
Io lo consiglio a tutti!

Verrete guidati dalla voce narrante che parrebbe più l' osservatore di un esperimento sociale. Questa piccola cittadina "Dogville" sembra che esista solo disegnata per terra...come a dar voce alla metafora che in ognuno di noi ci sia una piccola "Dogville" che può ingabbiarci.
Drammaticamente reale, è un panorama sociale che appare isolato, lontano, eppure così vicino a noi a livello sensoriale.
L'evoluzione o l'involuzione della protagonista Grace, (dipende dai punti di vista), ci ricorda qualcosa che si trasforma, si plasma strada facendo. Lei si impone un ideale morale ed etico come per "redimersi" da qualcosa di malvagio che l'ha portata alla fuga.
Si approda così ad un combattimento interiore di Grace che lotta anche contro i "fantasmi" familiari. Parrebbe un percorso verso la propria indipendenza...una messa in discussione di norme genitoriali verso un' autonomia tanto agognata. In fuga da un mondo, da lei considerato indegno si rifugia a "Dogville" che la deve accettare e a cui lei si deve "piegare".
Ed ecco aprirsi in Grace... pian piano, un vortice di emozioni e sentimenti contrastanti ...che la portano inevitabilmente ad esprimere la sua natura. Eccola quindi giungere all'opposto...con il finale che dona potere alla protagonista.
"Dogville" c'è...esisteva davvero.
Una serie di riflessioni potrebbero attivarsi dalla visione di un film...che a mio avviso è ricco di spunti psicologici e sociologici.

venerdì 9 ottobre 2015

Da un Romanzo del 1962...ecco uno dei film più significativi dal punto di vista psicologico.

                              Il  valore che spicca è quello della dignità del "sofferente"...

                                     quella dignità che combatte per emergere e rinascere 
                                                  
                                        da un dolore che non è stato riconosciuto  come tale.





                                        QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL CUCULO




                                                         "Almeno ci ho provato"

giovedì 13 agosto 2015

Un video sulle coppie "tecnoliquide"...

Chi di noi riesce a relazionarsi con l'altro senza l'uso della tecnologia?

T.Cantelmi è stato il primo in Italia a studiare l'effetto della tecnologia sull'uomo...
un uomo che è sempre più immerso in essa con "connessioni" di tutti i tipi e sempre meno "in relazione" con l'Altro...









I vissuti emotivi del terapeuta...

Egli è esente dalla "sofferenza"?

Sfatiamo un mito...





giovedì 6 agosto 2015

"Io ti salverò" - Alfred Hitchcock



Scena tratta da "Io ti salverò"
A.Hitchcock


                                




"L'uomo sovente si rifiuta di scoprire la verità su se stesso perchè ha paura di soffrire e invece... 

...cercando di dimenticarsene ne soffre maggiormente"





martedì 28 luglio 2015

Babadook - Trailer ITA - Ufficiale - HD









Consiglio a tutti gli amanti del genere horror questo film che può essere interpretato secondo chiavi di lettura "particolari". La psicologia di questo film è qualcosa che ci cattura, che ci pone di fronte al nostro "fantasma" più temibile. Quel fantasma con cui dobbiamo fare i conti...quell'oscurità che tentiamo di addomesticare e che talvolta riemerge trascinandoci nel buio. Ecco...a mio avviso questo non è un film sul "buio"...non è solo un film sull'uomo nero. E' un vero trattato di "clinica", descritto con una certa delicatezza...  buona visione!!

venerdì 8 maggio 2015




INAUGURAZIONE DEL MIO NUOVO STUDIO IN ZONA TALENTI - ROMA

                                                        "STUDIOMENTECORPO"

giovedì 23 aprile 2015

Campagna di Prevenzione Sulla legge 111/2011

In Sicilia con la campagna 18+ promossa da Lottomatica, Moige e Fit.
Di seguito l'intervista con la mia collega Dott.ssa Carmen Costa






venerdì 27 marzo 2015

The Experiment, Cercasi Cavie Umane - TRAILER - Oliver Hirschbiegel







Un film ispirato all'esperimento carcerario di Philip Zimbardo.

Interessante ed illuminante spunto sulla natura umana e le sue implicazioni relazionali.

Incontro Formativo S.Giustino Roma


                                                              25/2/2015 - 25/3/2015
                                                      
                                                      Parrocchia S. Giustino Martire
                                                                          Roma

In queste due serate sono stata ospite, insieme al mio amico/collega Dott. Marzocca, alla Parrocchia di S. Giustino a Roma, per incontrare l'Azione Cattolica Ragazzi.
Sono stati incontri molto interessanti ed abbiamo affrontato il tema della famiglia di oggi, con figli "nativi digitali"che si rapportano con i coetanei ed intrecciano con loro relazioni "tecnomediate". Rilievo è stato dato anche al tema dell'adolescenza verso uno spirito di comprensione di una dimensione ancora "misteriosa ed affascinante", per analizzare i cambiamenti evolutivi e la maturazione ai tempi di internet.
" A nulla serve la teoria sola"per questo, un certo spazio è stato dedicato ad una parte esperienziale, dove i partecipanti, impegnati nel servizio pastorale dei giovani, hanno potuto condividere dei vissuti emotivi, stimolati da piccole esperienze. Il tutto è stato condito da una accoglienza e una volontà di operare verso la giusta strada e questo è lo spirito che, a mio parere dovrebbe guidare tutti noi che ci interfacciamo con i ragazzi di oggi.
Grazie


mercoledì 4 marzo 2015

"Per un web sicuro"


Il 21 febbraio 2015 ero a Roma,  alla sede dell' HP, in occasione del Safer Internet Day,  La campagna
promossa dal MOIGE, in collaborazione con Polizia Postale e delle Comunicazioni, con la
partnership di Trend MicroGoogle, Hp, Vodafone e Cisco, per discutere il tema delle nuove tecnlogie. Con la supervisione dell' ITCI e della Dott.ssa Michela Pensavalli sono stati trattati i punti chiave dei possibili rischi della dipendenza da Internet.










                                             http://www.moige.it/progetto/per-un-web-sicuro
http://www.moige.it/giornata-di-formazione-per-un-web-sicuro-26-febbraio-2015-7289162

martedì 17 febbraio 2015

"Gruppo Seguimi"




Il 21 febbraio sarò con il collega amico Dott. Massimiliano 

Marzocca presso il gruppo "Seguimi" ( Roma), per condurre una 

giornata sulla "Gestione dei conflitti nelle comunità".

Di seguito il link delle attività del gruppo:

http://www.grupposeguimi.org/1/carta_d_identita_1962192.html

martedì 3 febbraio 2015

Smart Family

Imi: come usare il web in modo consapevole Mercoledì mattina gli alunni dell’Istituto Maria Immacolata sono stati protagonisti del progetto «Smart Family» Una giornata per spiegare come la rete sia una risorsa ma nasconda anche numerose insidie. E nel pomeriggio è stata la volta dei genitori

 


Una lezione più che mai attuale. E’ quella che ha impegnato i ragazzi dell’Imi mercoledì mattina in Aula Magna. Le dottoresse Cristina Congedo e Bianca Gioia , in rappresentanza dell’Itci, Istituto di Ricerca in Psicologia e Psicoterapia di Roma, hanno incontrato gli alunni della scuola secondaria di primo grado, coinvolgendoli in un momento di formazione interattivo sui nuovi media e le buone pratiche per un loro uso consapevole. Lezioni di formazione che si inseriscono nel progetto «Smart Family», promosso dal Moige (Movimento italiano genitori) e da Samsung con l’obiettivo di sensibilizzare famiglie e docenti sull'importanza di una fruizione responsabile delle nuove tecnologie da parte dei minori, perché «la famiglia e il gruppo insegnante possono essere di grandissimo supporto», ha dichiarato la Gioia. E’ per questo motivo che, parallelamente agli incontri con i ragazzi, nel progetto sono previsti anche momenti formativi per gli adulti, «in modo tale che si incastrino i due canali di formazione, per rendere le nuove tecnologie una nuova forma di dialogo tra le famiglie; una risorsa da non demonizzare ma semplicemente conoscere, per dare ai ragazzi delle regole di buon utilizzo così che diventino un reale strumento di arricchimento».Accompagnati dal professor Claudio Lazzeri, docente e responsabile Imi del progetto «Smart Family», gli alunni delle medie hanno partecipato attivamente a quella che è stata una lezione dove per una volta anche loro si sono sentiti «insegnanti». Sono loro infatti i «nativi digitali», termine moderno per indicare le generazioni cresciute a omogeneizzati e tecnologia, per i quali è quasi più scontato fornire l’indirizzo mail piuttosto che quello di casa e raggiungere distanze sconfinate con un solo click. «Esistono però delle regole di buon comportamento - ha proseguito Gioia - E vanno rispettate per utilizzare al meglio questi strumenti».Condividere stati d’animo, post e fotografie non è sbagliato, ma occorre «usare la testa - ha suggerito ai ragazzi Congedo - Tutto ciò che si invia rimane nella rete in modo irreversibile; cancellarlo è impossibile. Rimangono comunque fondamentali i rapporti umani. Nessuno “smile” (l’emoticon con il sorriso, ndr ) può pareggiare un incontro o una telefonata a un amico».


Qui di seguito ero con la mia collega la Dott.ssa Bianca LaGioia





Smart Family

Smart Family

                                         Insieme alla Dott.ssa Carmen Costa








            Incontro formativo per l'uso consapevole dei supporti digitali






Secondo appuntamento con l’iniziativa “Smart Family”, il progetto informativo mirato all’innovazione per un uso consapevole delle competenze digitali. L’incontro tra esperti, ragazzi e genitori si è svolto ieri nell’aula magna della scuola secondaria di primo grado “Tinozzi” in due tranches. Durante la mattinata si sono alternate tutte le classi prime e nel pomeriggio è stata la volta delle famiglie che hanno mostrato interesse e curiosità per capire come gestire figli e tecnologie. Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’associazione Moige, movimento genitori e la multinazionale Samsung, promotrice del progetto “Samsung Smart Future”. Il 1 dicembre 2014c’è stato il primo incontro con gli alunni di seconda media per illustrare quali sono gli aspetti positivi e le difficoltà legate al mondo del web. Ieri è toccato ai più piccoli che hanno avuto la singolare opportunità, il tutto per una maggiore consapevolezza nell’uso di internet e del digitale. Due esperte, la dottoressa Cristina Congedo e la dottoressa Carmen Costa, hanno illustrato e commentato alcuni video molto efficaci nel comunicare in maniera chiara ed inequivocabile quali sono i pericoli del web e come siamo proiettati in una società dominata dalla velocità. “Viviamo in tempi esponenziali”, recitava una delle molteplici didascalie che in tempo reale sono apparse nel video: ogni ragazzo con ogni probabilità prima dei 38 anni cambierà tra i 10 e i 14 lavori, attualmente ci sono 540.000 vocaboli nella lingua inglese ben 5 volte in più rispetto ai tempi di Shakespeare, in altre parole tutto corre intorno a noi e ciò di cui un genitore ha bisogno è fermarsi per capire. Nel corso dell’incontro è stata sottolineata più volte l’importanza dell’uso delle nuove tecnologie incentrando le energie sull’insegnamento della qualità dell’utilizzo. “Non bisogna allarmarsi dinanzi al mondo tecnologico, non è pericoloso, né sicuro è l’uso che se ne fa” – ha sostenuto la dottoressa Carmen Costa – “è importante conoscere per gestire, ad esempio sarebbe opportuno non inserire nel web dati personali o foto che non si desidera diffondere” – ha concluso. Nella seconda parte del convegno ci si è soffermati sui ruoli di genitori e figli che oggi hanno subito un andamento inversamente proporzionale. Un tempo erano i figli che chiedevano aiuto ai genitori per avere delucidazioni in merito ad una qualsiasi problematica, attualmente sono i genitori – immigrati digitali – che devono necessariamente rivolgersi ai propri figli per capire bene il mondo del web. “Facebook è un’opportunità che va guidata dai genitori, è fondamentale leggere bene i contratti e tutto ciò che questo comporta” – ha rilevato la dottoressa Cristina Congedo – “è importante la consapevolezza dell’utilizzo delle nuove tecnologie, videogiochi compresi” – ha concluso. Un momento di riflessione fatto ad alta voce che ha permesso ai genitori di porre numerose domande sull’argomento.I ragazzi di oggi sono quelli dell’immediatezza (instant generation), le nuove tecnologie rappresentano gli acceleratori di queste tecnologie. “Oggi è importante saper fare tutto “ – ha rilevato il Dirigente Scolastico Annarita Bini – “siamo multitasking ma occorre sempre avere ben presenti le regole del quotidiano senza sacrificare nulla, è importante conoscere le nuove tecnologie, ma anche non ridurre l’attività fisica, una sana passeggiata all’aperto e lo sport” – ha continuato – “tutto questo si ottiene solo ed esclusivamente dando il buon esempio” – ha concluso.La differenza tra nativi digitali ed immigrati ha costituito la parte finale dell’incontro. I nati dopo il 2000 sono i cosiddetti “nativi digitali”, la generazione dei genitori che si è dovuta adattare al cambiamento fa parte della categoria degli immigrati digitali che può solo accogliere la sfida.

Smart Family



Smart Family: giovani e famiglie protagonisti dell’era digitale

Un’iniziativa per sensibilizzare i ragazzi e le famiglie all’uso corretto delle tecnologie: si chiama  “Smart Family” il progetto informativo  mirato all’innovazione finalizzata all’utilizzo consapevole di competenze digitali. Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’associazione Moige, movimento genitori, e la multinazionale Samsung, promotrice del progetto “Samsung Smart Future”.
Ad aprire la serie di quattro incontri a livello regionale è stato l’Istituto Comprensivo Pescara 8 – diretto da Annarita Bini- scuola polo regionale, che il 1 dicembre 2014 ha accolto tre esperti, alunni e genitori nell’aula magna della scuola media Tinozzi per illustrare quali sono gli aspetti positivi e le difficoltà legate al mondo del web. “Attualmente viviamo in un mondo digitalizzato, in continua evoluzione, che ci ha permesso di fare esperienze impensabili fino a qualche anno fa”- ha sottolineato la dottoressa Teresa Scicchitano, psicologa del Moige–“ciò che è importante è insegnare la qualità dell’utilizzo, le informazioni sono talmente rapide che il tempo sembra fermarsi e i ragazzi non si rendono conto delle ore che trascorrono dinanzi ad un videogioco ” – ha continuato – “ci sono inoltre dei comportamenti allarmanti che possono aiutare un genitore ad individuare una eventuale problematica, come ad esempio la perdita di interesse per attività svolte in precedenza o la diminuzione del grado di attenzione”. Una riflessione fatta a più mani che ha sollecitato i genitori presenti a porre numerose domande sull’argomento, inclusa quella attinente al ruolo della scuola nell’alfabetizzazione digitale. “La scuola non può sostituirsi al genitore per il corretto utilizzo delle tecnologie ma può supportarlo perché lavorando in sinergia si dà una direzione unica per orientarsi nell’intricato mondo del web”- ha rilevato Teresa Scicchitano.
La giornata è stata articolata in due distinti momenti: la mattina l’attenzione è stata rivolta a tutti gli alunni delle classi seconde della media Tinozzi, il pomeriggio ai loro genitori. La proiezione di un video dinamico ed esplicativo ad un tempo ha rappresentato la leva che ha fatto scaturire innumerevoli domande per un dialogo costruttivo tra gli operatori e le famiglie.  I ragazzi di oggi sono quelli dell’immediatezza (instant generation), le nuove tecnologie rappresentano gli acceleratori di queste tecnologie. Ci sono tuttavia altre problematiche-perno della nostra società come il narcisismo ( si tende ad essere sempre al centro dell’attenzione) e l’ambiguità perché i ragazzi in fase adolescenziale sono ancora alla ricerca della propria identità. Il progetto “Smart Family” non demonizza le tecnologie ma le utilizza a proprio vantaggio. Attraverso il web, ad esempio, è possibile esprimere le proprie emozioni, l’uso di immagini o di icone ci aiuta a completare l’informazione e a rendere meglio ciò che si sta comunicando. Tuttavia bisogna aiutare i ragazzi nell’acquisizione dell’autoconsapevolezza delle emozioni, è necessario insegnar loro a verbalizzare per spiegare le proprie emozioni.
“Se un ragazzo fa di tutto per avere, attraverso i social network, sempre più amicizie virtuali, arrivando ad esempio a 1500 amici, deve capire che non si tratta di una circostanza reale” – evidenzia l’esperta – “la domanda che un genitore deve farsi è: quanti di questi amici mio figlio conosce veramente? Allora il problema sta nel favorire il recupero della relazione face to face” – ha ribadito. L’intervento della dottoressa Cristina Congedo, psicologa del Moige, è stato rivolto alla scelta di soluzioni per arginare o almeno contenere il problema. “Viviamo in una società piena di stimoli e tutti ci stiamo adattando ma occorre avere equilibrio per stabilire delle priorità” – ha esordito – “non è possibile fare quattro o cinque cose contemporaneamente, o meglio le tecnologie ce lo permettono, ma il tutto va a discapito della qualità perché viene meno il livello di attenzione. E’ auspicabile quindi selezionare i vari momenti da dedicare alle diverse attività per svolgerle al meglio” – ha concluso.
L’accento si è spostato poi sull’iper-reattività e sull’impoverimento del linguaggio visti come conseguenze dell’uso improprio delle tecnologie. La differenza tra nativi digitali ed immigrati ha costituito la parte finale dell’incontro. I nati dopo il 2000 sono i cosiddetti “nativi digitali”, la generazione dei genitori che si è dovuta adattare al cambiamento fa parte della categoria degli immigrati digitali che può solo accogliere la sfida. Oggi i nativi digitali possono essere descritti utilizzando le stesse caratteristiche di un computer: sono multitasking, hanno un pensiero non sequenziale (ipertesto) e un apprendimento percettivo. “Attualmente si parla dell’acquisizione di competenze e-skills per questa ragione è importante trovare la giusta chiave per tutelare i minori “ – ha rilevato il dottor Marco Iezzi, ingegnere operatore della Samsung – “E’ importante la configurazione dell’account perché in tal modo il genitore riesce a bloccare, ad esempio, le  foto del proprio figlio su facebook e far sì che quelle immagini vengano viste solo dalla stretta cerchia di amici virtuali”- ha asserito. L’incontro si è concluso con la considerazione dei genitori che è opportuno “conoscere per proteggere ”cercando di difendere i concetti chiave  di privacy, sicurezza e identità. Il Dirigente Scolastico Annarita Bini: “La nostra vita è una dicotomia continua, bisogna conoscere per governare, dando sempre il buon esempio”.


Progetto Smart Family


E' terminato il Progetto Smart Family per il corretto utilizzo delle nuove tecnologie. 

In collaborazione con il MOIGE e la SAMSUNG, l' Istituto ITCI con a capo il Prof. Cantelmi e con 

la supervisione della Dott.ssa Michela Pensavalli  ha coordinato il tutto, organizzando giornate 

formative rivolte a Scuole Primarie e Secondarie, coinvolgendo sia ragazzi che adulti. 

Di seguito alcune immagini del progetto: